domenica 10 marzo 2013

L'architettura come Landmark


L'articolo “La via dei simboli” del professor Antonino Saggio individua con la Sidney Opera House il momento in cui la forma dell'architettura smette di essere succube della funzione. Il filone architettonico intrapreso da Utzon, proseguito con il Postmodernismo diversi anni dopo, inaugura un approccio narrativo nel quale gli edifici sembrano dichiarare “Esisto in quanto informo”.
Edward scissorhands
Queste architetture, tuttavia, mantengono attraverso la loro forma una connotazione funzionale, ovviamente la funzionalità della forma non è concepita in riferimento all'edificio stesso, bensì all'intera città!
Visualizzando la configurazione delle città dagli anni '50 in poi, è evidente che la caratteristica predominante è l'omologazione di un certo status sociale, una sequenza di abitazioni indistinguibili all'interno di un quartiere composto da strade perfettamente identiche. (Basti pensare a piani urbanistici come Radburn o Levittown, oppure alla ripetitività delle aree urbane riprese da una vastissima filmografia, per esempio la celebre scena iniziale di Edward Mani di forbice, la cittadina di East is East, l'ambientazione di Il giardino delle vergini suicide …)
Levittown
Considerato che “la città è un disegno urbano identificabile in grandi archi di tempo che ogni cittadino percepisce in modo piuttosto frammentario associando ai vari luoghi esperienze e significati soggettivi” (Kevin Lynch) è ovvio pensare che queste Architetture-Simbolo giochino un ruolo fondamentale per la leggibilità della città. Il riconoscimento di una architettura come entità separabile e il valore pratico/emotivo che essa può avere per l'osservatore garantiscono un'immagine della città ottimamente leggibile in senso pragmatico, chiara e comunicabile ad altri individui.
È quindi interessante come l'assioma “Esisto in quanto informo” assolva una funzione, quella di evocare un'immagine forte e rigorosa della città.
L'architettura contemporanea quindi, come la pubblicità, ti vende una narrazione ed è soggetta ad infinite interpretazioni, ma mantiene una percentuale di funzionalismo in relazione ad una chiave di lettura più ampia, funziona come Landmark.
In conclusione si pone come un nodo nel network della città.
Fred and Ginger - Praga -F.O.Gehry -1994/1996




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