lunedì 26 marzo 2012

To DO: Ipotesi di Programma



To DO: Compagni di strada


VanDusen Botanical Garden Visitor Centre / Perkins+Will

La forma del Centro Visitatori si trova in un equilibrio tra architettura e paesaggio,  composto da un "tetto verde di petali ondulati che galleggiano sopra terra battuta e pareti di cemento", si è ispirato alle orchidee. 
Il tetto e il pianterreno sono collegati da rampe che promuovono la vegetazione - un tetto verde in continuità con il giardino stesso. 
Le funzioni dell’ edificio come centro comunitario orientato per il Giardino Botanico, prevede una caffetteria, biblioteca, un servizio di volontariato, negozio di giardinaggio, uffici, aule e spazi per incontri, workshop, conferenze e funzioni private.
Al fine di ottenere il riconoscimento per la sfida “International Living Future Institute’s Living Building Challenge”, Perkins + Will hanno dovuto usare sistemi naturali e meccanici per collaborare a creare un edificio con un impatto ambientale ridotto che include il suo sito immediato e l'infrastruttura alla quale esso è collegato. Ciò significa che tutti i sistemi sono stati presi in considerazione nella progettazione di questa struttura.
L'edificio nasce per evitare di distruggere gli alberi rari, arbusti e piante del giardino. Il roof garden sostituisce anche la vegetazione spostata per la costruzione dell’edificio e aiuta a reintegrare la vegetazione nell’architettura.






Architect: Perkins+Will
Location: Vancouver, BC, Canada
Completion: August 2011
Project Budget: $21.9 million CAD
Construction Budget: $14.4 million CAD
Project Area: 17,000 SM (183,000 SF)
Building Area: 1,765 SM (19,000 SF)
Sustainability Targets: Living Building Challenge LEED® New Construction v 1.0 Platinum Registered Visitor Centre


CITY OF CULTURE OF GALICIA - PETER EISENMAN ARCHITECTS


La Città della Cultura è un nuovo centro culturale per la provincia nord-occidentale della Galizia in Spagna. Il design nasce dalla sovrapposizione di tre insiemi di informazioni: il primo, il piano stradale del centro medievale di Santiago che si sovrappone ad una mappa topografica del sito di collina, sovrastante la città; il secondo, una griglia cartesiana moderna prevista su queste vie medievali; il terzo, attraverso il software di modellazione, si distorce la topografia della collina, generando così una superficie topologica che riposiziona vecchio e nuovo in ​​un sistema simultaneo mai visto prima.




I sei edifici del progetto sono concepiti come tre coppie: il Museo della Galizia e del Centro Internazionale d'Arte, il Centro di Musica e Spettacolo e l'edificio centrale di servizi, e la Biblioteca della Galizia e della Galizia Archives. 
Le Caminos, o vie pedonali, tra gli edifici aperti sono anche una pubblica piazza.
La piazza è delimitata dai sei edifici e caratterizzata dagli elementi del paesaggio e dell’acqua. 
Il più grande edificio è il Teatro Performing Arts, con ben 42,5 metri di altezza. Le altezze di tutti gli edifici si smorzano con dolci curve che sembrano ricostruire la forma della collina attraverso la linea complessiva delle coperture, che sono tutte rivestite in pietra.


Architects: Eisenman ArchitectsLocation: Santiago de Compostela, SpainExecutive Architect: Andres Perea Ortega and euroestudiosClient: Fundación cidade da cultura de GaliciaProject Year: 2011

Auditorium di Cartagena / Selgas Cano

Questa costruzione cresce in continuità con il porto di Cartagena. 
Qui tutto appartiene al porto, ogni porto dovrebbe rappresentare l’artificio più semplice, e in virtù della sua semplicità, il più naturale, il più immensamente artificiale piano che equivale al più naturale.
Il dock Alfonso XII è di 1.000 metri di lunghezza, esattamente un chilometro. Una striscia di 20 metri di larghezza, corre tutta la lunghezza, parallelamente al bordo, che viene rispettato dagli edifici. Una passeggiata molto piacevole può essere progettata per la città lungo questa striscia, una processione nel giorno che avviene seguendo il bordo immutabile. 
In realtà, questa passeggiata è quello che gli architetti vogliono incoraggiare, ma la passeggiata è ciò che si inserisce nella costruzione, in un continuum dimensionale che sembra scavare una spiaggia artificiale, ma in realtà è una continuità della storia, perché la vecchia El Batel spiaggia era proprio qui, nel punto in cui si erge il nuovo edificio. 







Architects: Selgas Cano
Location: Cartagena, Spain
Project Architect: Jose Selgas, Lucía Cano
Project Team: Lara Resco, José de Villar, José Jaraiz, Lorena del Río, Blas Antón, Miguel San Millán, Carlos Chacón, Julián Fernandez, Beatriz Quintana, Jaehoon Yook, Jeongwoo Choi, Laura Culiañez, Bárbara Bardín
Architectural Assistant: Antonio Mármol, Joaquín Cárceles, Rául Jiménez
Completion: 2011
Site Area: 5,628 sqm
Total Square Footage: 18,500 sqm

lunedì 19 marzo 2012

To Do


Macroarea B> Urban voids 14 - 36


Tavola1

Tavola2

Vista dell'area 14

Sezione longitudinale dell'area 14

Sezione longitudinale dell'area 36


Riguardo i punti magici:
In questa macroarea gli Urban Voids 4, 14 e 36 sembrano ruotare attorno ad unico punto nevralgico: il parcheggio. Mi sorge spontaneo pensare che questo perno possa essere rivalutato attraverso un progetto unitario di queste aree (parcheggio compreso), eleggendolo così a nuova centralità locale. La magia di questi punti consisterebbe quindi nella potenzialità del loro insieme, nella possibilità di creare un punto di aggregazione e di identità per gli abitanti del quartiere.

giovedì 8 marzo 2012

Laboratorio di Progettazione III




Laboratorio di Progettazione III - Prof.ssa A. Capanna
Progetto per un asilo nella zona Cinquina Bufalotta (Roma)


Inquadramento territoriale

Planimetria generale 1:500, studio del verde




Planimetria 1:200, sezioni, prospetti, viste


Vista al mattino